Come funziona l’antifurto nebbiogeno

Come funziona l’antifurto nebbiogeno

L’antifurto nebbiogeno è un sistema di protezione di ambienti domestici e aziendali che sfrutta con efficacia i sensori di movimento, in caso di incursioni indesiderate, privando della vista il malintenzionato. Il sistema, una volta avvertita la presenza di estranei emette una fittissima nebbia, in grado di rendere impossibile la vista anche a brevissima distanza. Per […]

L’antifurto nebbiogeno è un sistema di protezione di ambienti domestici e aziendali che sfrutta con efficacia i sensori di movimento, in caso di incursioni indesiderate, privando della vista il malintenzionato.

Il sistema, una volta avvertita la presenza di estranei emette una fittissima nebbia, in grado di rendere impossibile la vista anche a brevissima distanza. Per questo scopo, utilizza una caldaia deputata ad entrare in funzione che, scaldandosi, emette la nebbia. Quest’ultima è progettata per rimanere sospesa nell’ambiente per molti minuti.

Una cosa importante da sottolineare è che la nebbia scaturita non viene prodotta attraverso composti chimici tossici per la salute. La caldaia non contiene altro se non acqua e altre sostanze naturali apposite. L’elevata temperatura, reagendo con queste sostanze creerà la nebbia.

Hanno diversi tipi di varianti e modelli. La prima cosa da tenere in considerazione, per questa scelta, è il tipo di ambiente in cui viene installata. Per ambienti più piccoli, anche una piccola caldaia sarà in grado di sfruttare l’effetto desiderato. Nel caso in cui, invece, ci si stia occupando di un capannone industriale, o di spazi davvero grandi, le quantità di materiale e le dimensioni della caldaia devono necessariamente aumentare. Peraltro esse hanno un ingombro minimo e si possono installare pressoché ovunque: a parete, sul soffitto o su un mobile.

Nel caso in cui la caldaia venga installata in un posto chiuso, l’unica accortezza che sarà necessario avere, sarà assicurarsi della presenza di una fessura da cui permettere alla nebbia di uscire.

I modelli variano anche a seconda dei tipi di sensori utilizzati per rilevare l’eventuale presenza di estranei in casa. La maggior parte dei modelli ha sensori con raggi a infrarossi, ma tutti riescono a svolgere un ottimo lavoro nella rilevazione degli estranei.

Sebbene la nebbia non sia tossica, il pericolo di falsi allarmi è comunque minimo. Peraltro è studiata per non comportare danni neanche all’ambiente domestico, mobili, pareti o dispositivi elettronici.

Se scatterà, dunque, l’allarme, si ritroverà casa completamente in ordine al ritorno.

Perché preferirlo?

I motivi per cui questo antifurto può essere preferito a quelli canonici sono molteplici.

In primo luogo per il potere dissuasivo che ha. Oggettivamente compiere un furto, in una casa che non si conosce, senza avere la possibilità di vedere a un palmo dal naso, è davvero difficile. E prima ancora che tutto l’ambiente venga cosparso dalla nebbia, il malintenzionato potrebbe già di per sé defilarsi proprio per evitare di finire come un topo in gabbia.

I sistemi con allarme acustico e quelli silenziosi che avvertono le autorità, presentano invece degli ostacoli, che il sistema nebbiogeno supera. In primo luogo il segnale acustico può spaventare un ladro inesperto, ma non uno navigato, soprattutto se ha una buona conoscenza dei luoghi da prendere da assalto nella casa. E in quelli silenziosi, il tempo necessario per allertare le forze dell’ordine può essere di numerosi minuti. Tempo in cui il furto può essere facilmente portato a compimento. 

Situazioni del genere, invece, non si verificano laddove si utilizzi un antifurto nebbiogeno: quest’antifurto rende immediatamente impossibile l’effettuazione del furto, dal momento che la nebbia viene propagata in modo istantaneo, di conseguenza anche il ladro più freddo ed esperto deve necessariamente desistere dal suo intento.

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